Così si chiude il cerchio: l'ultimo libro di Tiziano Terzani
venerdì 11 aprile 2008

*consiglio la lettura di questa recensione con il sottofondo musicale che comincia non appena si carica la pagina*

Considerato da tutti il testamento dell’autore, “La fine è il mio inizio” è un libro che merita di essere letto per più di una motivazione.
La prima è che è scritto da Tiziano Terzani; la seconda è che il giornalista, intervistato dal figlio, a ripercorrere “il viaggio della sua vita”.
Logorato da un tumore e vicino alla fine, egli tira le somme della sua storia personale.
Lo fa attraverso 41 magnifici capitoli, in cui l’amore, la guerra, la sua professione si intrecciano indissolubilmente con la storia di quegli anni.
La Cina, il Vietnam, il Tibet, Firenze (la sua città Natale) e la villa dell’Orsigna, dove l’autore morirà, sono i luoghi che scorgiamo attraverso le pagine.
Leggendo respiriamo ironia, spiritualità e un clima di familiarità che solo un’intervista padre-figlio poteva concederci.
Ricordo dopo ricordo, con l’inimitabile irriverenza della sua parlata, Terzani si rivela viaggiatore d’eccezione, giornalista di qualità, uomo animato dalla curiosità per il diverso, testimone non sempre comodo degli eventi della storia.
Nel capitolo sulla professione di giornalista scrive «volevo raccontare agli altri quello che gli altri non vedono, non sentono, di cui non sentono l’odore[..]il giornalista dev’essere uno che è a suo modo arrogante, uno che si sente libero, di non dipendere dal potere».
Così Terzani pensa a chiudere il cerchio, simbolo di compiutezza nella filosofia zen:con un libro che è un regalo, che «forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore».
 
posted by Cristina Pace at 22:54 | Permalink


2 Comments:


At 20 aprile 2008 alle ore 14:13, Blogger Anna Maria

Ciao Cristina, ti ringrazio per i complimenti al mio blog e li ricambio completamente, anche per la scelta della musica.
Tornerò ancora, Anna Maria:)